La Francia non è ancora pronta a sospendere le relazioni diplomatiche con Damasco ed a riconoscere il Consiglio nazionale siriano (l'opposizione) come rappresentante ufficiale del paese, lo ha detto Giovedì il ministro francese degli affari esteri AlainJuppé.
Ha detto che il CNS è un "interlocutore" con cui è possibile discutere la promozione della democrazia nel paese.
Il ministro degli Esteri francese ha anche invitato l'opposizione siriana a "unirsi" ed a diventare "più aperta" rispetto la società, gli alawiti e la minoranza cristiana.
Secondo M.Juppé, la prossima tappa nelle relazioni con le CNS sarà possibile quando l'opposizione avrà soddisfatto questi requisiti.
Alla fine di febbraio, il ministro degli Esteri francese ha detto di considerare Consiglio nazionale siriano (CNS) come "l'interlocutore legittimo" ed "il polo attorno al quale l'opposizione si deve organizzare", senza impegnarsi in un riconoscimento formale.
Il Consiglio nazionale siriano, istituito da gli avversari anti-Assad raggruppa diversi partiti, movimenti e personaggi politici siriani.
Il CSN promuove la dimissione immediata del presidente e lo svolgimento di elezioni parlamentari anticipate. Questi requisiti sono supportati dalla maggior parte dei paesi arabi e da diversi Stati occidentali.
Il Consiglio è presieduto dal professor Burhan Ghalioun rieletto alla sua carica a metà febbraio.
http://www.alterinfo.net/notes/Syrie-pas-de-reconnaissance-du-CNS-par-la-France_b4110114.html
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