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jeudi 12 juillet 2012

Sarkozy e l’Arabia Saudita hanno pianificato di assassinare Assad/Sarkozy et l’Arabie Saoudite projetaient d’assassiner Assad


Secondo le informazioni dall’agenzia iraniana IRIB, la Francia aveva emesso un progetto di raid aereo e marittimo contro il palazzo presidenziale, per eliminare il Presidente siriano. Ma questo progetto si sarebbe scontrato con l’opposizione del presidente Barack Obama.
Gli ultimi giorni di Sarkozy nel Palazzo dell’Eliseo sarebbero stati impiegati a fomentare il piano dell’assassinio. Sarkozy ha stabilito diversi contatti prolungati telefonici  con il suo omologo americano, per convincerlo a intervenire militarmente, in queste operazioni terroristiche.
L’ex presidente francese ed il ministro della difesa saudita degli Al – Saud, Salman, il principe Salman speravano che Obama fornisse loro le attrezzature necessarie per l’attuazione di questo attacco che aveva il fine di eliminare Assad e tutta la sua famiglia, inclusi i suoi parenti.I bombardamenti contro il Palazzo e le strutture di Damasco sarebbero dovuti durare dodici ore . È stabilito che gli Stati Uniti avrebbero dispiegato loro forze aeree, per neutralizzare la risposta siriana.
Ma Obama ha respinto questo piano. Tuttavia, nessuno nell’amministrazione di Obama, ha escluso un possibile coinvolgimento USA in simili operazioni, in Siria.
Allo stesso tempo, Ali Al Rabihi, chierico dell’Arabia Saudita, avrebbe proposto di pagare una taglia di $ 450.000 a chi fosse riuscito ad uccidere Bashar al-Asad.
Questo religioso ha fatto la sua offerta su Twitter. L’informazione è stata riportata martedì il 28 maggio 2012 dal quotidiano arabi Al-Quds Al-Arabi pubblicato a Londra.
Tale proposta è arrivata in seguito alla decisione delle autorità saudite di vietare ai dignitari religiosi di fare raccolte di donazioni per il popolo siriano.
fonte: Al Manar
Selon une information provenant de l’agence iranienne IRIB, la France avait émis un projet de raids aériens et maritimes visant le palais présidentiel, pour éliminer le président syrien. Mais celui-ci se serait heurté à l’opposition du président américain Barack Obama.
Les derniers jours de Sarkozy à l’Elysée se seraient passés à fomenter ce plan d’assassinat. Sarkozy a établi plusieurs contacts téléphoniques prolongés avec son homologue américain, pour le convaincre à intervenir, militairement, dans ces opérations terroristes.
L’ex président français et le ministre saoudien de la Défense des Al-Saoud, le prince Salman, espéraient qu’Obama leur fournit les équipements nécessaires à la mise en œuvre de cette attaque qui devait éliminer Assad et sa famille, ainsi que ses proches.
Les bombardements auraient dû durer 12 heures contre le Palais et les installations de Damas. Il était convenu que les Etats-Unis engagent leurs forces de l’air, pour neutraliser l’éventuelle riposte syrienne.
Mais Obama a rejeté ce plan. Cependant, personne au sein de l’administration d’Obama, n’a exclu une éventuelle implication américaine, dans des opérations similaires, en Syrie.
Parallèlement, Ali Al Rabihi, dignitaire religieux saoudien, aurait proposé de payer une rançon de 450.000 dollars à quiconque réussit à tuer Bachar al Assad.
Ce religieux a fait son offre sur Twitter. L’information a été rapportée mardi le 28 mai 2012 par le quotidien arabe Al-Qods Al-Arabi paraissant de Londres.
Cette proposition est intervenue à la suite de la décision des autorités saoudiennes d’interdire aux dignitaires religieux de faire des collectes de dons en faveur du peuple syrien.
source: Al Manar

mercredi 9 mai 2012

Dal 1967, "Israele" occupa due isole Saudite


Dal 1967, "Israele" occupa due isole Saudite

05/09/2012

IRIB - "Israele" occupa dal 1967 due isole Saudite nel più assoluto silenzio osservato dal Regno che non ne ha mai reclamato il recupero svela il giornale "Al Quds Al Arabi", pubblicato a Londra.

Le isole Tirana e Sanafir si trovano nello stretto di Tirana, che separa il Golfo di Aqaba dal Mar Rosso.

Nel 1967, il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser ha voluto impedire la distribuzione degli aiuti a "Israele" attraverso il Mar Rosso, dallo stretto di Tirana, essendo l'unico accesso economico marittimo dell'entità sionista in Asia, secondo il giornale.

Domandò quindi al re saudita del tempo, Faisal Bin Abdel Aziz, di utilizzare le isole in questione, che si trovani a 4 km dalla stazione balneare egiziana di Sharm el-Sheikh, nella guerra contro "Israele". Tuttavia, quest'ultimo se ne impossessò.

Il quotidiano ha detto che era sorpreso dell'incoscienza di Riyadh circa il destino di queste due isole. "L'Arabia Saudita non ha mai presentato alcuna denuncia alle le Nazioni Unite per protestare contro l'occupazione israeliana delle due isole," deplora Al Quds Al Arabi.


Il giornale si è inoltre interrogato sui motivi del silenzio dell'Arabia Saudita ed il blackout dei media imposto su questa tematica. "L'Arabia Saudita ha paura di Israele?" Sono i due paesi diventati alleati nello scenario di una strategia americana, e allora l'Arabia Saudita ed il Cairo non voglio conflitto con Israele? O si tratta semplicemente di accordi segreti? ", si è chiesto il quotidiano."




Fonte:
Al Qods Al Arabi