samedi 1 décembre 2012

I Bambini schiavi



Bambini schiavi in India, piccoli scavatori delle miniere d'oro in Burkinabé, ragazzini delle discariche nella Repubblica Dominicana, piccoli Messicani nei campi degli Stati Uniti… 115.000.000 di bambini nel mondo sono vittime delle peggiori condizioni lavorative.

20 anni fa, in '"Infanzia Incatenata" Hubert Dubois ne faceva un quadro esauriente. Oggi con "Bambini forzati" riprende l'inchiesta per stabilire i progressi realizzati su questa problematica, ma anche per lanciare un'allerta sulla loro fragilità in particolare in questi tempi di crisi.

Grazie all'INA http://blogs.ina.fr/ina-productions/2012/05/09/enfants-forcats/ abbiamo un'inchiesta eloquente sul lavoro dei bambini nel mondo.

Questo film mette in luce il circolo vizioso della povertà:

Un bambino che lavora non va a scuola, non andando a scuola, resterà povero.

E' possibile rompere il circolo? Gli stati si sono impegnati in nome della Convenzione 182 dell'Organizzazione internazionale del Lavoro e si sono dati come scadenza il 2016. E' un'utopia?

L'Indiano Kailash Satyarthi, personaggio centrale di una mobilitazione mondiale, è il filo conduttore dell'inchiesta, messo in realazione nei differenti paesi del documentario da degli attivisti che portano avanti questa battaglia a volte mettendo a rischio la loro stessa vita. "Bambini Forzati" è un documentario di Hubert Dubois (Francia 2011, 71 minuti), diffuso il 29 Maggio in Francia su Arte.

Una cooproduzione Ina/Arte France/CFRT

Con il sostegno del BIT, dell'Unicef, della Régione Ile-de-France e del CNC

Con la partecipazione di LCP, RTS, RSI, RTBF, NRK, DR, SVT, YLE, MDR


Cronache dall'Impero: L'esercito di ventura USA nelle zampe dei neocolonialisti corporativi. Il Qatar alla conquista del mondo.



Le primavere Arabe e tutte queste rivoluzioni sono state organizzate al solo scopo che il governo occulto, o meglio i grandi finanzieri, così come le banche, potessero piazzare la loro manovalanza nei posti chiave del potere. Questo è successo in Tunisia, in Egitto, in Libia, in Costa d'Avorio, in Sudan e quasi ovunque in Africa, ma anche in Italia, in Grecia e a Bruxelles, in Europa tutta, compresa quella dell'Est.


Anche se gli ex dirigenti locali erano già da tempo divenuti i loro lacché grazie a dei metodi coercitivi molto potenti, per effettuare una nuova riconfigurazione del mondo in senso globale ed una nuova spartizione dello stesso, così come l'accentramento dei poteri sullo stesso, nelle mani di un piccolissimo gruppo transnazionale di finanzieri, era necessario che degli uomini venduti fino al midollo fossero sostituiti rimpiazzando i primi, così come era necessario che degli estremisti che avevano venduto la loro causa al migliore offerente, guadagnassero terreno e potere per permettere loro di continuare la guerra del "Bene contro il Male" e giustificare in questo modo, la violazione del diritto internazionale, bypassando il principio di non ingerenza, con il sostegno manicheo di opinione pubblica credulona, e poter praticare quello che si potrebbe definire un neocolonialismo che "non si vede".

Abou Walid

Concordo con le riflessioni del mio fratello ed amico algerino Abou Walid e per indurvi ad una presa di coscienza allego un articoletto di press TV che vi farà comprendere meglio come si attuano in pratica questi nuovi equilibri.



Il Qatar si dice pronto a pagare 'completamente il conto della presenza militare degli Stati Uniti nel suo paese, ci riferisce Amr Moussa.



Ex dirigente della Lega Araba Amr Moussa ha rivelato che il Qatar ha offerto di pagare finanziandola completamente, l'espansione della presenza militare nel suo paese in cambio di protezione militare.


In un'intervista con il giornale arabo al- Hayat con sede a Londra, Moussa ha dichiarato che l'emiro del Qatar il Principe Sheicco Hamad bin Khalifa Al Thani ha detto agli USA che voleva pagare tutte le loro spese militari se Washington fosse stata d'accordo nel progetto di stabilire ancora più basi militari nel Paese ricco di gas del Golfo Persico.

-Lo Sceicco Hamad Bin Khalifa rappresenta effettivamente il potere assoluto in Qatar e Jassim è il suo braccio destro. Il Principe ha ben gestito gli affari del paese ed ha preso questa decisione cruciale molto semplicemente- Ha detto Moussa.

"Quando ha pensato a come ricevere protezione ed ha visto che gli Americani erano gli unici con la volontà di provvedere a questa, è il quel momento che ha pensato all'apparato militare americano, per il quale stabilire una base in Qatar non rappresentava al momento una priorità. Ma lo Sceicco Hamad ha detto agli Americani che gli avrebbe  assicurato un intera copertura delle spese, e così adesso può godersi la sicurezza che voleva e si è fatto avanti" ha aggiunto.


Il Qatar, paese che ospita la più grande base militare americana di tutti gli Stati arabi, è uno dei maggiori produttori di petrolio e gas della regione del Golfo Persico.

La base militare Al Udeid Air che si trova ad Ovest della capitale del Qatar Doha, ospita personale e strutture militari di proprietà degli USA.
E' la sede di quartier generali di avanzamento del Comando Generale degli Stati Uniti, di quartier generali del Comando Generale delle forze aeree degli USA, di 83 Gruppi Spedizionieri dell'Aviazione RAF e della 379a Ala di Spedizionieri dell'Aviazione USAF.

Nel 1999, è riportato che l'Emiro del Qatar abbia detto a funzionari degli Stati Uniti che avrebbe voluto vedere una cosa come 10.000 soldati degli Stati Uniti in servizio permanente ad Al Udeid.

DB/MA

Fonte: Press TV

lundi 19 novembre 2012

Rome. Expéditions punitives et menaces de mort dans le quartier hébreu

Ma il se passe quoi en Italie le Betar s'organisent pour fonder une LDJ italienne?
Ils signalent en masse nos pages en FB et blogs car on parle du génocide de Gaza et on dit non à l'occupation sioniste de la Palestine. Ils cherchent de nous bâillonner, harceler, menacer par le Net, mais des aggressions physiques de telle sorte, étaient une rareté dans mon pays... 


Il "Fatto Quotidiano", est entrain de répandre un témoignage vidéo, qui montre assez clairement ce qui s'est passé dans les rues de la capitale ce mercredi dernier, à l'occasion de la manifestation des étudiants et du syndicat contre le gouvernement. Au début, la communauté juive romaine avait dénoncé une intimidation présumée des manifestants contre la synagogue du Lungotevere avec des slogans hostiles et de menaces contre eux des manifestants. Les Associations étudiantes avaient immédiatement nié. Essentiellement, on ne peut confirmer ce que le chef de la communauté juive de Rome, Riccardo Pacifici, avait déclaré dans les colonnes de la République.

Riccardo Pacifici et le maire de Rome Gianni Alemanno 
Dans cette vidéo d'amateur, certains membres de la communauté juive menacent de mort des garçons et des filles qu'y sont arrivés par convoi,  et en tabassent un après de l'avoir accusé de prendre des photos pas consenties lorsque ils étaient entrain de menacer de tuer tous les autres. Bouleversante et honteuse la phrase prononcée par les agresseurs juifs : "vous pouvez faire du bordel tout au long de Rome, mais pas dans le quartier juif, car ici vous ne pouvez pas même entrer. Si vous entrez vous êtes morts", ce comportement honteux configure plusieurs hypothèses de crime dans le cadre de l'ordre publique et de la violence privée dans une ville où le maire Gianni Alemanno, prêt seulement à se lancer dans une précipiteuse solidarité avec la communauté juive, démontre une fois de plus de ne pas savoir gouverner.






Aidez nous à signaler en masse la liste de leurs pages sur Facebook ici en bas pour incitation à la haine contre une race ou une etnie differente:

https://www.facebook.com/pages/Sionismo-istruzioni-per-luso/187817611266257?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/israelenews?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/groups/36833709271/?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/groups/50785893088/?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/SinistraPerIsraeleItalia?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/pages/Sinistra-per-Israele-Trentino/264994206891034?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/pages/Sinistra-per-Israele-senza-se-e-senza-ma/125511787485749?ref=ts&fref=ts
https://www.facebook.com/pages/Per-la-Verit%C3%A0-Per-Israele/159128100770549
https://www.facebook.com/pages/Per-Israele/104615572938590
https://www.facebook.com/pages/Per-la-Verit%C3%A0-Per-Israele/159128100770549

mercredi 5 septembre 2012

Le Mossad au Maghreb : Les services historiques que lui a rendus le Maroc

Casablanca - Il y a quelque temps, Jacob Cohen, un écrivain juif, français-marocain, connu pour ses écrits anti-sionistes a posté un article sur son blog qui a causé beaucoup d'émotion au Maroc. Il a révélé qu'Andre Azoulay, un conseiller royal de l'ancien roi Hassan II puis de son fils Mohamed VI, était aussi un espion israélien. L'article expliquait qu'Azoulay qui avait 71 ans et venait de la ville septentrionale de Essaouira, faisait partie de l'organisation des sayanim du Mossad, un réseau mondial d'opérationnels juifs non israéliens. 

Les autorités marocaines n'ont pas fait de commentaire officiel sur ce sujet délicat et Azoulay n'a pas démenti l'accusation. Mais les autorités ont répondu indirectement en annulant une conférence que Cohen devait tenir sur le sujet de la coexistence des Juifs et des Musulmans au Maroc. Cela a été ressenti comme une volonté d'empêcher toute discussion autour des accusations de Cohen contre Azoulay et d'une façon plus générale, autour de son dernier livre : le printemps des Sayanim. 

Pour Cohen les sayanim sont des Juifs de la Diaspora qui, pour des raisons "patriotiques" collaborent avec le Mossad et d'autres agences sionistes en leur fournissant l'aide dont ils ont besoins dans leur domaine de compétence. Le réseau a été créé dans les années 1950 et a été utilisé dans beaucoup d'opérations de services secrets ou à des fins de propagande, ainsi que pour inciter les Juifs à quitter leurs communautés de la Diaspora pour venir s'installer comme colons en Palestine. 

L'infiltration par Israël de la cour royale marocaine n'avait pas comme seul propos de faire partir les Juifs du Maroc. Le Mossad voulait aussi influencer la politique d'Hassan II et empêcher tout rapprochement entre lui et l'Egypte de Gamal Abdul-Nasser. Récemment le président israélien Shimon Peres a organisé une réception en l'honneur de l'agent israélien qui avait organisé les premières immigrations de Juifs marocains en Israël. David Littman est arrivé au Maroc en prétendant être un clergyman anglais et il s'est installé à Casablanca. Il a mis au point une méthode pour transférer les Juifs marocains en Israël connue sous le nom d'Opération Mural, qui ciblait des enfants juifs marocains. Littman prétendait organiser des séjours de vacances d'été en Suisse pour les enfants pauvres, mais en fait il les envoyait en Israël. 

Avant et après l'Opération Mural, l'aide que la monarchie marocaine a apporté au départ des Juifs marocains lui a rapporté beaucoup d'argent, surtout après que Hassan II ait pris le pouvoir en 1961. Il a personnellement supervisé les transactions.

L'auteure Française, Agnes Bensimon, décrit dans son livre "Hassan II et les Juifs" la manière dont le Mossad a initié les négociations avec Hassan II après la mort de Mohamed V. Le nouveau roi a exigé un demi-million de dollars pour faciliter le départ d'un premier contingent de 50 000 Juifs, et la même chose pour le contingent suivant. Cela a aussi été révélé par Simon Levy, un des Juifs marocains qui a résisté à la pression d'émigrer en Israël et qui est mort il y a deux ans après avoir été un dissident pendant le règne de Hassan II. 

Les règlements pour le transfert des Juifs marocain ont été virés par Israël sur des comptes secrets en Suisse, au nom même du roi semblerait-il. Mais Ahmed Reda Kadira, l'ami du monarque qui a négocié les transactions pour le compte du roi et qui a plus tard été nommé conseiller, n'a pas été oublié. Les opérations lui ont permis de financer son quotidien, Les Phares, qui était de fait le porte-parole du palais et dont la spécialité était de dénoncer les critiques du roi. 

La "Guerre des Sables" qui a éclaté entre le Maroc et l'Algérie en 1963 a fourni à Israël l'occasion qu'ils attendaient lorsque Abdul-Nasser s'est rallié à l'Algérie nouvellement libérée contre l'attaque marocaine de son territoire. 

Les transactions de cette époque entre Rabat et Tel Aviv ont été conclues via Téhéran sous les auspices du Shah d'Iran. Mais la coopération militaire entre les deux pays a continué. On pense qu'Israël a joué un grand rôle dans la construction du grand mur de sécurité de 2 600 km à l'ouest du Sahara destiné à empêcher les attaques du Front Polisario qui se battait pour l'indépendance de son territoire depuis 1975. 

Le conflit n'est toujours pas résolu en dépit du cessez-le-feu de 1999. Pendant les six années de guerre qui l'ont précédé, les combattants Polisario ont souvent pris des armes à l'armée marocaine fabriquées en Israël ou en Afrique du Sud du temps de l'apartheid. 

La coopération militaire a souvent entraîné une coopération des services secrets, surtout après que le chef du Mossad Yitzhak Hofi ait organisé une rencontre secrète au Maroc en 1976 entre Hassan II et Yitzak Rabin, le premier ministre israélien. La collaboration du roi avec Israël qui s'en est suivie, a été largement documentée par des écrivains et des dissidents. Selon l'écrivain égyptien Muhammad Hassan ein Haikal dans son livre Kalam fis-Siyasa (à propos de politique), Hassan II a même autorisé le Mossad à installer des micros dans les lieux du Maroc où se réunissaient les sommets arabes. Le rôle le plus fameux qu'Hassan ait joué cependant, c'est quand il a aidé à l'accord de paix entre l'Egypte et Israël. Israël lui en a été infiniment reconnaissant: il a émis un timbre de commémoration en son honneur à sa mort en 1999. 

En échange des services du roi du Maroc, Israël et le Mossad l'ont aidé contre ses opposants principalement. On a bien reconnu la main du Mossad dans l'enlèvement et l'assassinat du dissident marocain le plus célèbre, Mahdi Ben-Barka, qui a disparu à Paris en 1965. On pense aussi que les Israéliens ont alerté le roi de plusieurs coups d'état et autres complots fomentés contre lui dans les années 1960 et 1970. 

Il ne semble pas que le Mossad soit encore très actif au Maroc aujourd'hui. Le pays ne joue plus un rôle important dans le conflit arabo-israélien. De plus, avec l'apparition de collaborateurs "rivaux" dans la partie orientale du monde arabe, les services secrets israéliens ont désormais l'embarras du choix pour ce qui est des partenaires et des stratégies. 

Al-Akhbar 
Pour consulter l'original : http://english.al-akhbar.com/content/mossad-maghreb-ii-historic-services-morocco 

Traduction : Dominique Muselet

samedi 25 août 2012

LES REBELLES SYRIENS EXÉCUTENT 16 PRISONNIERS À DOUMA





Véritable massacres de civils l'assassiné!!! Veuillez vous en voire les preuves en vidéo.

(18++ Documentant Crimes contre l'humanité en Syrie) (Pas pour choquer) (23/08/12) Des combattants de « l'armée syrienne libre » ont couper la gorge de 16 hommes accusés d'être des partisans du gouvernement "shabhiha". La preuve nous vient de deux vidéos distinctes. Une montre les victimes avant leurs décès. Ils ont été capturés par les insurgés qui prétendent qu'ils sont des « Shabiha » et des policiers. 

Une autre vidéo, également publié par des militants de l'opposition mais censé de montrer ces cadavres comme des victimes d'un massacre perpétré par les milices pro-gouvernementales, nous montre les corps de ces mêmes hommes vus avant en guise de prisonniers des rebelles syriens. Ils ont été menottés et égorgés. Le fait que les morts, étaient en effet prisonniers de « l'Armée syrienne libre » prouve sans possibilité des doutes, pas seulement le fait que les rebelles syriens ont tués 16 hommes pas armés,mais aussi qu'ils ont également tenté de blâmer de cette atrocité les forces gouvernementales. 

Le massacre semble avoir eu lieu le 17 août 2012 à la périphérie de la Douma, 10 km nord ouest de Damas. 

Sources et Video Analyse disponible ici :  http://www.youtube.com/watch?v=N85IotpBXgQ&feature=plcp

(Mise à jour : Je crains qu'youtube a retiré la vidéo dans laquelle je compare certaines des victimes dans les deux vidéos et j'ai montré comment l'opposition les a présentés dans leurs affiches. J'ai appelé de la décision.

Veuillez partager ces vidéos afin de sensibiliser les gens au sujet des atrocités que les médias occidentaux ne veulent pas rapporter. 

(Modérateurs YT: mes vidéos sont conçus pour sensibiliser l'opinion publique au sujet des crimes contre l'humanité en Syrie. Ils ne sont jamais affichés pour choquer ou pour sensationnalisme. Ils sont souvent les seules copies disponibles au public anglophone. J'implore vous que vous considérez que si elles vont être signalées, ça arrivera seulement pour des raisons politiques.)

Link original de la video qui j'ai sauvé traduit et du quel j'ai refait l'upload mais pas inclus dans la recherche pour ne me le faire pas signaler par les rats... http://youtu.be/Wy_XmN1NoY0





vendredi 3 août 2012

Siria: Scoperto un enorme Tunnel dei "Ratti" dell'ESL ad Homs-Video



Tunnel dei Terroristi scoperto in cui i cittadini rapiti dal sedicente Esercito Siriano Libero erano costretti a lavorare.
Dovevano infatti servire da manovalanza in questo stesso tunnel dove successivamente venivano giustiziati.
I terroristi stavano infatti usando un enorme tunnel ad Homs che collegava i tre quartieri principali della città.
Le milizie dell'ESL hanno costruito questo tunnel molto tempo prima che la crisi siriana fosse anche iniziata, il che dimostra che si tratta di un complotto e non di una 'rivolta spontanea pubblico', tunnel in cui hanno anche usato vagoni ferroviari.
Il motivo per cui volgarmente li si chiama Ratti, a parte le analogie con i loro corrispettivi libici che usavano questa sigla R.A.T.S., da cui i lealisti a Gheddafi avevano coniato il nomignolo per i mercenari della Nato, poi passato per eredità diretta a questi ultimi che operano in Siria, per ovvi motivi di analogia oltre che di provenienza, visto che tra le loro file oltre a turchi, pakistani, e gente proveniente da un po' tutti i paesi arabi, molti libici ne compongono le milizie armate.


rat-car by Vicman



Ma... dopo questa novella, assume un significato anche figurato determinato dalle loro abitudini il termine ratto, anche se li si volesse ribattezzare Talpe della Nato forse sarebbe anche più appropriato.
Nell'immagine sottostante infatti si potranno ammirare le prodezze dei sedicenti combattenti per democrazia e libertà che fanno capolino a Idlib da uno dei loro tunnel... L'ironia si perdona laddove ci si rende conto che tutto quello che è apparso da circa 15 mesi in Siria ha una lunga storia si scavi sotterranei antecedenti. Si perdoni dunque anche il termine Ratti, perché proprio non riesco a chiamarli in un altro modo, questi mercenari che sbucano dai tunnel delle città calde della crisi siriana.

The rats in Idlib…in their holes!
Amnotyours




dimanche 29 juillet 2012

USA / NATO: guerra su tutti i fronti di Paul Craig Roberts


Sembra che un governo americano sia un po' troppo sicuro di sé è determinato ad ottenere una guerra su tre fronti: la Siria, il Libano e l'Iran in Medio Oriente, la Cina in Estremo-Oriente e la Russia in Europa.


24 luglio 2012
Il governo russo ha finalmente capito che la sua opposizione politica è finanziata dal National Endowment for Democracy (NED), a sua volta finanziato dai contribuenti americani e da altre officine della CIA e del  Ministero degli Esteri in un tentativo di sovversione contro il governo russo e finalizzato ad installare un governo fantoccio degli americani nel paese più grande (geograficamente) del mondo, l'unico paese che ha una capacità di arsenale nucleare sufficiente per far indietreggiare Washington ed i suoi attacchi.




Nello stesso modo in cui l'Egitto, all'inizio di quest'anno, ha espulso centinaia di persone associate con "delle organizzazioni non governative" colluse con l'Occidente (ONG) che avevano lo scopo di "fomentare il dissenso e le interferenze con gli affari interni della nazione ", la Duma russa (il parlamento), ha appena approvato una legge che Putin dovrebbe firmare a breve, che richiede che le organizzazioni politiche che ricevono il sostegno finanziario dall'estero, siano registrate in qualità di agenti stranieri . Questa legge si basa sul diritto degli Stati Uniti che richiede che gli agenti stranieri siano debitamente registrati.
La stragrande maggioranza dell'opposizione in Russia è costituita da agenti pagati da paesi stranieri e una volta che questa legge sarà convalidata, gli elementi dominanti dell'opposizione politica russa dovranno registrarsi presso il ministero russo della Giustizia come funzionari stranieri di Washington.
La Itar-Tass ha riferito il 3 luglio che ci sono circa 1000 organizzazioni in Russia che ricevono finanziamenti dall'estero e che sono impegnate in attività politiche. Provate dunque ad immaginare il clamore che ne deriverebbe  se i russi , finanziassero  ben 1000 organizzazioni  negli Stati Uniti, tutte impegnate in uno sforzo collettivo per trasformare gli Stati Uniti in uno stato fantoccio della Russia. (Negli Stati Uniti, i Russi avrebbero comunque trovato del resto se questo fosse successo un enorme concorrenza da parte di Israele ...).
L'opposizione russa si è travestita da "organizzazioni per i diritti umani" ed è finanziata da Washington che afferma che questo serve per "aprire la Russia." Cosa si intende dunque per questa "opposizione politica" russa sleale e traditrice finanziata da Washington, dicendo che deve: "Aprire la Russia? Questo significa soltanto  aprire la Russia alla propaganda occidentale, e aprire la Russia affinché si perpetri la rapina economica dell'Occidente ed anche aprire la politica interna ed estera della Russia, perché si adegui ai desideri di Washington.
Le "ONG" sono in realtà molto filo-governative. Hanno giocato un ruolo molto importante nel finanziamento e nell'organizzazione di più "rivoluzioni colorate" che hanno istituito in seguito ad esse degli Stati fantoccio degli Stati Uniti nei paesi dell'ex blocco sovietico. Le ONG sono state chiamate "macchine da colpi di stato" e hanno reso un servizio eccellente a Washington a questo proposito. Esse lavorano anche in questo momento in Venezuela contro Chavez.
Naturalmente, Washington è assolutamente furiosa che i suoi egemonici piani su un paese troppo pericoloso da attaccare militarmente siano stati vanificati dal risveglio della Russia dopo due decenni di torpore e che stiano a questo punto per essere sovvertiti politicamente dalle ONG finanziate da Washington .
Questa legge degli USA, infatti richiede alle organizzazioni finanziate dall'estero di essere registrate come agenti stranieri sul suolo americano (a meno che esse non siano finanziate da Israele). Comunque, questo non impedisce a Washington di denunciare questa nuova misura come "antidemocratica", un atto di "stato di polizia", e bla, bla,bla. Presa con  le mani nel sacco in termini di sovversione, Washington insulta Putin. La cosa peggiore è che la stragrande maggioranza dei lobotomizzati dell'Occidente seguirà le ingiunzioni e le bugie di Washington e che da questo ne conseguirà che noi sentiremo ancora di più parlare dello "stato canaglia di Russia".
La Cina è anche nel mirino di Washington. Il suo rapido emergere come potenza economica mondiale è visto come una minaccia da Washington La Cina deve essere dunque accerchiata. I rappresentanti commerciali del governo di Obama negoziano segretamente dagli ultimi 2 o 3 anni a una collaborazione trans-Pacifica, che dovrebbe sconfiggere la naturale leadership economica della Cina nel proprio ambito di influenza e sostituirla con la leadership di Washington.
Washington sta anche spingendo a favore di nuove alleanze militari in Asia e per  stabilire nuove basi militari nelle Filippine, in Corea del Sud, in Tailandia, in Vietnam, in Australia, in Nuova Zelanda ed anche altrove.
Washington si è subito insinuata nelle dispute tra la Cina e il Vietnam ed in quelle tra la Cina e le Filippine. Washington si è allineata al fianco del suo ex nemico vietnamita nel loro disaccordo con la Cina sulle risorse delle isole Paracel e Spratly e anche con le Filippine in uno scontro con la Cina sulle risorse naturali di Scarborough Shoal.
Così, esattamente nello stesso modo in cui l'Inghilterra interferivano nella controversia tra la Polonia e la Germania nazista per quanto riguarda la restituzione dei territori alla Germania, che furono dati alla Polonia come ricompensa dopo la prima guerra mondiale, Washington prepara il terreno per una guerra.
La Cina è stata cooperativa con Washington a causa del fatto che la delocalizzazione dell'economia degli Stati Uniti in Cina è stata una componente molto importante di un suo sviluppo economico senza precedenti. I capitalisti americani hanno avuto il loro profitto a breve termine e la Cina ha ricevuto, in cambio il capitale e la tecnologia necessaria per costruire un'economia che in due o tre anni ha superato di gran lunga l'economia statunitense che non fa altro che semplicemente affondare. Con la delocalizzazione del lavoro, confusa con il libero scambio dagli economisti del libero mercato, la Cina si è costruita economicamente ed ha distrutto gli Stati Uniti.
L'interferenza crescente di Washington negli affari della Cina ha convinto il governo cinese che delle contro-misure militari sono necessarie per neutralizzare le annunciate intenzioni di Washington di stabilire e realizzare una sua presenza militare nella sfera di influenza cinese. La visione di Washington è che solo Washington e nessun altro, abbia una sfera d'influenza e che questo campo è il mondo intero.
Il 14 luglio, l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua ha detto che Washington stava interferendo negli affari interni della Cina, rendendo i contrasti tra la stessa e il Vietnam e le Filippine insolubili.
Sembrerebbe che il governo degli Stati Uniti, troppo sicuro di sé sia determinato ad ottenere una guerra su tre fronti: Siria, Libano e Iran in Medio Oriente, la Cina in Estremo Oriente e la Russia in Europa.
Si tratterebbe di un ordine del giorno più che ambizioso per un governo le cui forze militari non erano nemmeno in grado di occupare l'Iraq dopo nove anni o anche di sconfiggere le forze  armate, e armate molto alla leggera talebane, dopo ben 11 anni di conflitto e di cui l'economia, così come quella dei suoi burattini della NATO, giace nei bassifondi e in un grave declino,  con disordini interni che vanno di pari passo e si moltiplicano, così come una forte perdita di fiducia nella leadership politica.
Fonte: http://www.spiegel.de/international/world/pew-study-finds-steep-declines-in-faith-in-politicians-and-capitalism-a-844127.html
 Articolo originale in inglese : War On All Fronts
Washington's three-front war: Syria, Lebanon, Iran in the Middle East, China in the Far East, Russia in Europe...
- by Dr. Paul Craig Roberts - 2012-07-18
Tradotto da Amnotyours


samedi 28 juillet 2012

Syrie : libérés les deux italiens qui travaillaient en Syrie pour le groupe Ansaldo, mais il dira quoi Giulio Terzi ?

Sûrement Terzi ira exprimer sa joie pour la libération des deux italiens, mais sera-t-il capable de tolérer que sa version des faits ne correspond pas à ce qui s'est réellement passé aux deux techniciens ?




(ASCA) - Rome, Juillet 28 - Deux ingénieurs italiens, qui ont travaillé pour le groupe Ansaldo en Syrie, ont été libérés après avoir été disparu depuis une semaine. Il l'a rapporté l'agence l'officielle syrienne SANA, comme rapporté par l'AFP. Ce lundi dernier, le ministère italien des Affaires étrangères avait annoncé que les deux avaient été arrêtés par la police syrienne sur la route entre Damas et l'aéroport alors qu'ils s'apprêtaient à quitter le pays. L' agence Sana écrit plutôt que'' lors des opérations pour dégager les insurgés dans certaines régions, les troupes syriennes ont libéré les deux experts italiens qui avaient été enlevés par des groupes terroristes.'' Selon les rapports sur le site Web du journal génois Il Secolo XIXe , la télévision d'Etat syrienne a montré des images de deux Italiens, en fournissant leurs noms: ce sont le génois Oriano Catani (64 ans) et le romain Domenico Tedeschi (36), bien que'' translittération'' des noms et «a été prise de l'arabe, de sorte qu'elle pourrait être inexacte. Les visages des deux ingénieurs italiens ont fait leur apparition pendant quelques instants sur l'écran et pendant les images transmises en bref, les deux sont apparus fatigués mais en bonne santé. Employés de la centrale de Deir Ali, près de Damas, les deux hommes avaient disparus le 18 Juillet dernier. Red-uda /

source: http://www.asca.it/news-Siria__liberati_due_italiani_che_lavoravano_per_gruppo_Ansaldo-1182179-EST.html

VOICI L'INTERVIEW QUE LES DEUX DE OTAGES TECHNICIENS ITALIENS DE L' ANSALD
O ENLEVÉS "PAR LES" REBELLES "ONT DÉLIVRÉ À LA TÉLÉVISION SYRIENNE EN PARLANT DE LEUR EXPÉRIENCE PASSÉ, NOUS LA PUBLIONS DANS LA LANGUE ORIGINALE SOUS-TITRÉE EN ITALIEN AVANT QUE, PENDANT LEUR VOYAGE DE RETOUR EN ITALIE, ILS SERONT PRESSÉS AFIN DE MODIFIER LEUR TÉMOIGNAGE.

pour voire la vidéo cliquer ici: https://www.facebook.com/photo.php?v=504446356249127


Siria 2012/07/28: un giornalista liberato asserisce che non c'era campo nel jihadista NESSUN Siriano


Jeroen Oerlemans, fotografo olandese rapito in Siria e rilasciato Giovedi, è stato trattenuto con la forza in un " campo jihadista" dove non era presente nessun siriano, ha testimoniato Venerdì alla televisione olandese.
"C'è stato un problema di comunicazione e (la sua guida, ndr) ci ha portato in un c ampo jihadista", ha detto Jeroen Oerlemans, aggiungendo: "non c'era nessun Siriano, era tutti i giovani di altri paesi, Africa, Cecenia ... ".
Il Signor Oerlemans (42 anni) e un collega britannico, John Montreal, sono stati rapiti il 19 luglio nella Siria settentrionale. Dopo la loro liberazione giovedì scorso, i due fotografi hanno raggiunto la Turchia.
I combattenti, che li hanno trattenuti pensavano che il signor Oerlemans , e il suo collega fossero agenti della CIA, ha detto. "Poi ci siamo resi conto che volevano negoziare un riscatto in cambio di noi due."
Dopo aver individuato un percorso che pensavano essere sicuro e approfittando di un momento più tranquillo, i due uomini hanno tentato di fuggire correndo, ma i combattenti li hanno immediatamente identificati.
"E immediatamente dopo, i proiettili sono esplosi più e più volte e la gran caccia è inizata", dice il signor Oerlemans. "Dieci minuti dopo, giacevamo nel nostro sangue."
"Sono stato fortunato", ha assicurato il fotografo, sollevando la camicia per mostrare davanti alla fotocamera una ferita al fianco sinistro: "Qui è entrata un proiettile, ma ha mancato gli organi vitali."
Durante la sua settimana di detenzione, che è stata mantenuta segreta, i due uomini hanno avuto momenti di disperazione: "C'è stato un momento in cui abbiamo pensato che stavano per scomparire, e che saremmo stati trasportati in un altro posto dove nessuno ci avrebbe trovati, forse da qualche altra parte in Siria oppure in Iraq, o consegnati ad altri gruppi armati. "
Tradotto: da Amnotyours

jeudi 26 juillet 2012

Hollywood curiosa scoperta dell'intelligence cinese


Il portavoce dei servizi segreti cinesi ha rivelato di avere informazioni che indicano che una delle più grandi società di produzione e distribuzione cinematografica, la Metro Goldwyn Mayer, è in procinto di girare "la più grande farsa  cinematografica di tutti i tempi "per conto degli ordini del giorno politici , il cui scopo è rovesciare il regime siriano.

Per fare questo, il regime del Qatar ha speso qualcosa come 22 miliardi dollari per costruire una replica esatta di Damasco e il suo palazzo presidenziale a Hollywood, dove ha intenzione di guidare la più grande guerra psicologica degli ultimi dieci anni. Questa somma sconcertante è appena stata aggiunta ai miliardi di dollari sauditi e del Qatar spesi l'anno scorso per far cadere il presidente siriano, Bashar al-Assad. Secondo, l'agenzia di stampa siriana Dampress, sono stati costruiti dei modelli in scaladi tutti gli edifici pubblici di Damasco in previsione di questa farsa machiavellica, durante la quale l'opinione pubblica sarà testimone della presa di Damasco in diretta da parte degli insorti salafiti e dell'esercito dell'opposizione.


In base a questo scenario, il palazzo presidenziale sarebbe il bersaglio di razzi, mentre i ribelli lo prenderebbero d'assalto. Comparse che rappresentano il presidente siriano e la sua famiglia dovrebbero essere gravemente ferite o uccise. Il risultato sarebbe niente popò di meno che la fine del regime alawita e la creazione di una "democrazia". Lo scenario comprende anche la diserzione di alcuni officiali di alto rango siriano, sostenuti dai loro soldati, che si allontanerebbero dal presidente Al-Assad. Nel medesimo scenario all'indomani di questa commedia Hollywood, un certo sceicco Al-Arour, residente all'estero, dovrebbe pronunciare un discorso provocatorio contro al-Assad. Tutto questo è ovviamente destinato a minare il morale dei Siriani e a terrorizzarli.


Il portavoce dei servizi segreti cinesi ha detto che la diffusione si verificherà quando la televisione siriana, libanese e iraniana saranno state messe sotto controllo.

Mohamed Al-Ghazi
Fonte:

Hollywood : curieuse découverte des services secrets chinois
Tradotto da Amnotyours



Iran. Eseguita impiccagione di Majid Jamali Fashi -l'agente del Mossad- per l'assassinio dello scienziato nucleare

(Reuters) - l'Iran ha impiccato un uomo che ha detto di essere un agente dell'agenzia di intelligence israeliana Mossad che è stato condannato per aver ucciso uno dei suoi scienziati nucleari nel 2010, ce l'hanno riferito i media dello stato martedì.
Teheran ha accusato Israele e gli Stati Uniti dell'assassinio di quattro scienziati iraniani dal 2010 allo scopo di sabotare il programma nucleare dietro cui secondo i sospetti dell'Occidente si nasconde il tentativo dell'Iran di sviluppare la sua capacità di possedere armi nucleari.
Mentre Israele ha rifiutato di commentare gli omicidi, considera ancora il programma nucleare iraniano come una minaccia esistenziale ed ha minacciato un'azione militare contro Teheran. Washington ha negato un qualsiasi ruolo negli stessi degli Stati Uniti.
Ventiquattro anni, Majid Jamali Fashi è stato impiccato nella prigione di Evin di Teheran dopo essere stato condannato a morte nell'agosto dello scorso anno per l'assassinio di Massoud Ali-Mohammadi, l'agenzia iranianadi informazione di stato ha citato l'ufficio del procuratore centrale come la fonte che lo avrebbe riferito. Ed disse che Majid aveva confessato il delitto.
Ali-Mohammadi, è stato ucciso nel gennaio 2010 quando una bomba telecomandata collegata a una moto fuori della sua casa a Teheran esplose uccidendolo.
Masoud Ali-Mohammadi lo scienziato nucleare vittima dell'attentato del 2010
Il rapporto di martedì riporta che Fashi aveva confessato i suoi viaggi a Tel Aviv per ricevere una formazione dal Mossad prima di tornare in Iran per programmare l'assassinio.
Un portavoce dell'Organizzazione dell'energia atomica iraniana ha detto che al momento del suo omicidio  Ali-Mohammadi, 50 anni, professore universitario di Teheran, non era coinvolto nelle sue attività di ricercatore.
L'attacco più recente contro uno scienziato iraniano si è verificato nel mese di gennaio scorso. Mostafa Ahmadi-Roshan - un vice direttore dell'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz - è stato ucciso quando una bomba magnetica è stata piazzata sotto il suo veicolo ed è stata fatta esplodere.
Israele ha assunto una politica per la quale ha deciso di non commentare le accuse, ma una fonte anonima israeliana ha detto in precedenza gli omicidi che gli omicidi alla luce del giorno  provocato panico nei colleghi superstiti e generano un fenomeno che i veterani del Mossad soprannominano "defezione virtuale" che dovrebbe ostacolare il progresso tecnologico nucleare dell'Iran.
Il mese scorso, alcuni funzionari dell'intelligence iraniana hanno dichiarato di aver arrestato 15 persone che hanno definito la "rete principale di terrorismo e sabotaggio , con collegamenti con il regime Sionista". Il gruppo aveva complottato di assassinare uno scienziato iraniano a febbraio scorso, hanno dichiarato le autorità .
Alcuni funzionari iraniani hanno anche accusato Israele di infiltrarsi nelle zone di confine con l' Azerbaijan per organizzare i loro attacchi contro la Repubblica islamica.
Rapporti non comprovati nei media iraniani all'inizio di questo mese hanno dichiarato che Israele ha esortato il trasferimento di 1.200 membri del gruppo dei ribelli iraniani in esilio dell'Organizzazione Mujahideen Khalq (MKO) dalla loro base in Iraq verso l' Azerbaigian.
Alla fine dell'anno scorso Israele ha preso le distanze dagli sforzi del MKO perché fossero rimossi dalla lista nera dei terroristi compilata dagli Stati Uniti, affermando che non fosse vero il fatto di aver ritenuto gruppo come "una risorsa".
L'Iran nega le accuse occidentali sul fatto che il paese stia cercando di sviluppare una capacità nucleare militare, ma le grandi potenze stanno spingendo Teheran a diventare più trasparente e cooperativo prima dei colloqui a fine mese.
Israele dice che potrebbe attaccare l'Iran se si ritenesse che questo è l'unico modo per impedirgli di ottenere armi nucleari.
Il Ministro degli Esteri britannico William Hague questo Lunedi ha avvertito che l'Unione europea imporrebbe sanzioni più dure contro l'Iran, se omettesse di adottare misure concrete per fugare le preoccupazioni internazionali sul suo programma nucleare.
Fonte: Reuters


ILPROCESSO 

$120.000 Dollari da agenti del Mossad israeliani per uccidere uno scienziato iraniano. Video

IRAN: Agosto del 2011





Una sessione formale nella Corte rivoluzionaria di Teheran; seduto come imputato c'è Majid Jamali Fashi un uomo noto all'intelligence iraniana come l'elemento chiave nell'assassinio del più importante scienziato nucleare iraniano, il Professor Masoud Alimohammadi nel 2010. 
Majid Jamali Fashi
 La sessione è stata tenuta in presenza di giornalisti internazionali e familiari della vittima. 
 Jamali, che si è presentato come un affiliato al servizio di intelligence israeliano Mossad, ha detto giudice Salavati che prima del tentativo di assassinio ha tenuto riunioni con numerosi agenti del Mossad in Turchia, nella Repubblica di Azerbaigian, in Thailandia, in Armenia,in  Australia e ad Israele. Ha anche affermato di avere subito un lavaggio del cervello durante i suoi corsi di formazione. 
Jamali, ha detto di aver ricevuto 120 mila dollari da agenti del Mossad in pagamenti separati, per effettuare l'attacco. Ha anche parlato dei suoi corsi di formazione in Israele. 
Jamali sta affrontando delle accuse con una contropartita di pena forse tra le più pesanti previste in termini di diritto penale dell'Iran. 
l'accusa di Inimicizia con Dio e quella di diffondere corruzione sulla terra per spionaggio e assassinio, ricevendo fondi illegittimi da nemici stranieri dell'Iran, quella distruzione di proprietà privata nel suo gesto di piazzare una bomba abbastanza potente da uccidere 300 persone in una zona residenziale ed anche quella di possesso di droghe illecite. 
Dopo le dichiarazioni di Jamali, la vedova del Dr. Alimohammadi è comparsa davanti al giudice. Lei ha chiesto giustizia e richiesto l'esecuzione di Majid. 
 Nel gennaio 2010 professore Masoud Alimohammadi un esperto di fisica teorica fu ucciso da una bomba piazzata dentro una moto parcheggiata accanto alla sua auto a nord di Teheran. L'intelligence dell'Iran ha detto che lo stile dell'assassinio era simile a quelli del Mossad. Mesi più tardi l'attentatore fu arrestato e confessò dettagli sul suo attentato alla TV nazionale
Gli esperti dicono che  probabilmente dovrà affrontare la sentenza che chiede per lui la pena capitale

Tradotto da  Amnotyours

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mercredi 25 juillet 2012

La Kodmani portavoce del Consiglio Nazionale Siriano vi spiega perché la sua "Rivoluzione" è così Ziofriendly - video


Questo è un pensierino che dedico a tutti i denigratori della contro-informazione sulla crisi siriana che sostengono di essere pro-Palestine e che inzaccherano i loro bloggucci di insulti ed accuse infondate di appartenenze pretese alla destra, come all'estrema sinistra e chi più ne ha più ne metta, destinati chiunque dissenta con la loro versione atlantista dei fatti.
E lo faccio di cuore, senza neanche la pena di citarli, perché alcuni di loro hanno anche la pretesa di partecipare a missioni per rompere l'assedio di Gaza ed altri ancora sono promotori del BDS Boycott Disinvestment and Sanctions contro le politiche israeliane di occupazione. E lo faccio soprattutto anche senza rancori, ma solo perché è ora che si assumano la responsabilità di una presa di coscienza di chi siano divenuti i fanti, ignari, (o meno) ed i burattini.
Cari ragazzi e meno giovani attivisti pro-Palestine, quando vi si mostra e non è questo il solo esempio, che le vostre fantasie rivoluzionarie sono al servizio di Israele, come del Golfo e degli Stati Uniti non si parla di sciocchezze, ne di complotti ma di una realtà di cui. malgrado l'infrangersi delle vostre romanticherie sulla Primavera Araba, dovete prendere finalmente atto.
Buona Visione dunque e soprattutto Buona Riflessione e Buon Esame di Coscienza.

La  Kodmani portavoce del CNS Consiglio Nazionale Siriano, presente a due conferenze Bilderberg l'ultima del 2012 parla ascoltatela dire che non si deve boicottare Israele... Poi vi chiederete perché i "rivoluzionari" siriani sono così Ziofriendly ... Qui troverete la risposta.




Per sapere chi è questa signora vi cito un'estratto di questo articolo del Guardian che avevo precedentemente tradotto

Amnotyours
Bassma Kodmani
Bassma Kodmani del Consiglio nazionale siriano. Fotografia di: Carter Osmar
Ecco Bassma Kodmani, vista lasciare quest’anno la conferenza Bilderberg a Chantilly, in Virginia.
La Kodmani è un membro dell’ufficio esecutivo e responsabile degli affari esteri, del Consiglio Nazionale Siriano. La Kodmani è molto vicina al centro della struttura di potere del CSN, ed è uno dei portavoce più rumorosi del Consiglio. “Nessun dialogo con il regime al potere è possibile. Possiamo solo discutere su come passare a un sistema politico diverso”, ha dichiarato questa settimana. E qui in questo passo in cui lei è, citata dal notiziario dell’AFP dichiara: “Il prossimo passo deve essere una risoluzione ai sensi del capitolo VII, che consente l’utilizzo di tutti i mezzi legittimi, inclusi mezzi coercitivi, l’embargo sull’importazione di armi, nonché l’uso della forza per obbligare il regime ad accondiscendere con noi. “
Questa affermazione si traduce nel titolo “I Siriani chiedono i peacekeepers dell’ONU armati” (dell’australiano Herald Sun). Quando ci si appella ad un’azione militare internazionale su larga scala , ci sembra ragionevole chiedersi: Ma chi è, con esattezza, che sta facendo appello per la stessa? Possiamo dire, semplicemente, “un portavoce ufficiale del CSN”, oppure possiamo guardare un po ‘più da vicino.
Quest’anno è stata la seconda conferenza Bilderberg della Kodmani. Nel corso della conferenza 2008, La Kodmani è stato messa in lista come francese, ma nel 2012, la sua “francesità” era venuta meno e lei era stata contrassegnata semplicemente come “internazionale” – perché la sua patria era diventato il mondo delle relazioni internazionali.
Qualche anno fa, nel 2005, la Kodmani stava lavorando per la Fondazione Ford al Cairo, dove era direttrice del loro del programma di controllo e cooperazione internazionale. La Fondazione Ford è una grande organizzazione, con sede a New York, ed in cui già allora la Kodmani era arrivata abbastanza alto. Ma la stessa stava per per fare un gran balzo in avanti, (in senso di carriera).
Nello stesso periodo, nel mese di febbraio del 2005, le relazionidegli Stati Uniti con la Siria crollarono, ed il presidente Bush richiamò in sede il suo ambasciatore da Damasco. Un sacco di progetti dell’opposizione risalgono proprio a questo periodo. “Il denaro degli Stati Uniti per le figure dell’opposizione siriana ha cominciato a scorrere a fiumi sotto la presidenza di George W. Bush, dopo che lui ebbe congelato effettivamente i legami politici con Damasco nel 2005“, scrive il Washington Post.
Nel settembre del 2005, la Kodmani fu nominata direttore esecutivo della Arab Reform Initiative (ARI) – un programma di ricerca avviato dal potente gruppo di pressione degli Stati Uniti, il Council on Foreign Relations (CFR).
Il CFR è un elite degli Stati Uniti un thinktank della politica estera, e l’iniziativa Arab Reform è descritta sul suo sito web come un “CFR Project“. Più specificamente, l’ARI è stata avviata da un gruppo all’interno del CFR chiamato “US / Middle East Project” – un corpo di diplomatici di alto livello, di funzionari di intelligence e di finanziatori, di cui l’obiettivo dichiarato è di effettuare un “analisi delle politiche regionali ” in ordine di “prevenire i conflitti e promuovere la stabilità dei paesi arabi “. Il progetto US / Middle East persegue questi obiettivi sotto la guida di una commissione internazionale presieduta dal generale (in pensione), Brent Scowcroft.
 Brent Scowcroft (presidente emerito) è un ex consigliere della sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti – ha assunto il ruolo di Henry Kissinger. Seduto al fianco di Scowcroft nel consiglio internazionale è il suo compagno geo-stratega, Zbigniew Brzezinski, che gli succedette come consigliere per la sicurezza nazionale ed anche Peter Sutherland, presidente della Goldman Sachs International. Così, come già nel 2005, risulta che un ala istituzionale di alto livello dell’ intelligence e bancaria occidentale seleziona la Kodmani per eseguire un progetto di ricerca in Medio Oriente. Nel settembre dello stesso anno, la Kodmani fu nominata direttore del programma a tempo pieno. In precedenza nel 2005, il CFR assegnò il “controllo finanziario” del progetto al Centre for European Reform (CER). Per la sopraggiunta nello stesso degli Inglesi.
Il CER è supervisionato da Lord Kerr, vice presidente della Royal Dutch Shell. Kerr è un ex capo del servizio diplomatico ed è un consulente senior presso la Chatham House, (un un thinktank vetrina dei migliori cervelli dell’ estabishment diplomatico britannico).
Il responsabile, giornalmente,del CER è Charles Grant, un ex redattore in materia di difesa dell’ Economist, e oggi membro del Consiglio europeo per le Relazioni Estere, un “thinktank pan-europeo” pieno zeppo di diplomatici, di industriali, di professori e di Primi Ministri. Nella lista dei suoi membri troverete il nome: “Bassma Kodmani (Francia / Siria) – Direttore Esecutivo, dell’ Iniziativa per l’Arab Reform”.
Un altro nome sulla lista è : George Soros – il finanziere la cui non-profit “Open Society Foundations” è la fonte primaria di finanziamento dell’ ECFR. A questo livello, nel bel mondo del settore bancario, della diplomazia, dell’industria, delle intelligences e di vari istituti e fondazioni di politica e tutti messi in rete assieme, lì piazzata, nel bel mezzo di tutto ciò, ci troviamo la Kodmani.
Il punto è che la Kodmani non è una “attivista pro-democrazia” presa a caso a cui capita di essersi trovata davanti a un microfono. Ha impeccabili credenziali diplomatiche internazionali: lei ricopre la carica di direttore della ricerca presso l’Académie Diplomatique Internationale – “un’istituzione indipendente e neutrale dedicata a promuovere la diplomazia moderna”. L’Académie è diretta da Jean-Claude Cousseran, un ex capo della DGSE – il servizio di intelligence straniera francese.
Un’immagine sta emergendo della Kodmani ed è quella della fidata luogotenente dell’industria della promozione della democrazia anglo-americana. La sua “provincia di origine” (secondo il sito web del CSN) è Damasco, ma ha stretti rapporti professionali e di lunga data, precisamente con quei poteri contro cui sta facendo appello ad intervenire in Siria.
E molti dei suoi colleghi portavoce dell’opposizione sono ugualmente ben introdotti.

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